DIGNITA’

Si è parlato di dignità di Genova nel fango e di dignità dei genovesi spalatori.

Si sono visti i soliti politici – di ogni schieramento – fare le solite figuracce. Si è vista ancora una volta una città morta che si sta decomponendo sempre più velocemente sotto gli occhi assenti di chi mal la abita e gli occhi ben presenti e totalmente menefreghisti di chi mal la governa. Si sono viste le solite scene di grande altruismo dei molti e di estrema impreparazione ed intrinseca incapacità dei troppi. Si sono fatte le solite considerazioni in merito a lavori – di qualunque genere – che in questa città, una volta faro di Civiltà, impiegano sempre decenni, laddove in altri paesi impiegano un paio d’anni dall’ideazione alla realizzazione. Si sono sentite le solite scuse assurde di chi spaccia idiozie incredibili con la faccia tosta e l’arroganza di chi sa di essere comunque creduto, giustificato e ri-votato.

“Chi è causa del suo mal pianga se stesso” dice un noto proverbio. Si applica a Genova? Forse. Ai genovesi? Sì, senza dubbio.

Se i genovesi avessero un briciolo – ma proprio un briciolo! – di dignità residua, si sarebbero già da tempo ricordati del loro grande passato e liberati del loro funereo presente. Niente da fare. Si mantengono allegri e orgogliosi cittadini di un grande paese di mafia, malaffare e incompetenza che più che disastri non riesce a fare. Anche se occorre ammettere che quelli li fa bene.

A ognuno la sua specialità.

Abbiamo visto i genovesi votare in massa per gli stessi che hanno permesso il disastro tre anni fa. Li abbiamo visti spalare per essersi dimenticati di quanto è successo. Li abbiamo visti giustamente contestare un Grillo – espressione di quella opposizione politica che non esiste da decenni – che certo non ha fatto molto per la sua città e che si è presentato come il capetto di una piccola gang anziché come un leader popolare. Li vedremo sicuramente osannare un primo ministro – espressione di quello stesso partito che distrugge Genova da decenni – quando il fango da spalare sarà finito e verrà in città a farsi bello di fronte alle telecamere.

Abbiamo visto i genovesi per decenni farsi prendere in giro da tutti i governi del grande moderno paese stivalato, li abbiamo visti spremuti, umiliati, presi in giro, insultati, offesi, impoveriti, derubati. E li abbiamo visti per decenni continuare masochisticamente ed orgogliosamente a sentirsi parte componente di quello stesso stivale che li schiaccia, non comprendendo che anche il guano sotto la suola, in fin dei conti, fa parte della calzatura.

A ognuno il suo ruolo.

I genovesi avranno anche molte buone qualità. Ma non parliamo di dignità, per favore!

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