E’ passato un anno da quando l’ultimo Grande di questa città ci ha lasciati. E’ passato un anno e sembra un secolo, per quanto manca a tutti. Ma sembra anche un solo secondo, per l’emozione che suscita il suo ricordo, per un’eredità viva, umana, spirituale e civile, capace di costituire un seme che cresce e germoglierà. Quando qualcuno ci lascia, non ci lascia mai per sempre. Soprattutto quando ci lascia un Grande. Una parte di loro rimane, per contribuire a formare la parte migliore di noi. È il ciclo Creatore dello Spirito, a cui siamo chiamati a partecipare tutti, ognuno con i suoi normali difetti e la sua irreducibile grandezza. È la lotta del Bene contro il male, del Logos contro il Caos, della vita contro la morte, dell’Eternità Creatrice contro il tempo distruttore. È la lotta a cui siamo chiamati a partecipare, e nella quale siamo destinati a essere vincitori. E’ la lotta nella quale a volte, e nei momenti più critici, ci viene fatto il regalo di incontrare delle Guide, e quando queste se ne vanno, lasciano il loro insegnamento e il loro esempio. È la Luce che illumina la nostra vita grazie all’energia di chi ci ha preceduto e ci ha lasciato il suo Spirito interiore, perché lo Spirito Creatore entri in noi, e attraverso le nostre mani, i nostri pensieri, le nostre parole, noi possiamo contribuire alla Sua Creazione, facendo del mondo di domani un posto migliore di come è oggi, di come era ieri. Esattamente come hanno fatto i migliori fra quelli che ci hanno preceduto, e che ci hanno lasciato questo compito, rimanendo eternamente al nostro fianco per aiutarci a portare innanzi il lavoro e realizzare il mondo che ci spetta di diritto come Figli. Loro sono l’Alfa. Noi siamo l’Omega. A noi spetta il compito di terminare ciò che loro hanno iniziato, e la responsabilità di iniziare ciò che altri porteranno a termine. Basta solo un sì, una parola, una riflessione, un impegno quotidiano, anche minimo. Abbiamo avuto la fortuna di avere una Guida: adesso cerchiamo di seguire, come città e come persone, la sua strada: diventeremo migliori, e canteremo forse un giorno tutti in coro come un sol Gallo alla mattina del nostro futuro.
IlSecoloXIX – 25 Maggio 2014