Ci risiamo. Altri “sacrifici” si agitano nel nostro futuro. Decisi da quelli che contano, mentre il popolo fintamente sovrano paga. E nessuno accetta lezioni, dimenticando che non si tratterebbe di “lezioni”, ma di ordini, se venissero da un parlamento libero. In una democrazia vera, a comandare dovrebbero essere quelli che invece, in questa farsa di paese, non contano nulla, mentre quelli che veramente comandano dovrebbero solo obbedire. E zitti! Invece no. Non ci sono i soldi, perché i soliti noti se li sono mangiati tutti, e adesso non sanno più che cosa dare da mangiare a figli, amici, parenti, amanti, badanti? Nessun problema, c’è chi non conta nulla: gli si può rubare tutto, perché intanto paga, pagherà sempre e starà zitto. E allora: sacrifici! Ci avevano detto che era iniziata una nuova era, buona e giusta. E ce lo dicevano mentre già pensavano ai soliti furti – pardon, “prelievi” – dalle nostre pensioni, dai nostri conti, dai nostri risparmi, dalla nostra vita. Fumo. Solo fumo, gettato negli occhi di chi non conta nulla, per far sì che anche volendo porsi delle domande non possa comunque vedere le risposte. I risultati, però, si vedono, nel continuo impoverimento delle speranze e nella morte continua del futuro, oggi più morto di ieri. E non sarebbe sembrato possibile! Tutto ciò è pericoloso. Perché chi non conta nulla prima o poi se ne accorge, e si stufa. Chi viene bastonato sempre, in continuazione, da scandali, appropriazioni indebite, furti mascherati da tasse, abusi mascherati da sentimento nazionale, assassinii di persone, futuro e speranza mascherati con belle e vuote parole, prima o poi si stufa di essere bastonato e prende il bastone. Il punto – e il rischio – è che, avendo ricevuto fumo negli occhi per così tanti anni e non vedendo ormai più nulla (guarda caso …) si metta a bastonare a destra e a sinistra. Alla cieca.
IlSecoloXIX – 28 Agosto 2014