L’atteggiamento degli studenti della Sapienza nei confronti di un fanfarone in cattedra e di chi ce lo ha portato (pavidità, assuefazione, opportunismo, stupidità, menefreghismo, complicità, superficialità…) e il loro totale silenzio di fronte all’innaccettabile, rappresentano un ottimo esempio, da manuale e – verrebbe da dire – da portare come caso di studio, di come nasce una dittatura.
La dinamica psicologica del gruppo, nel quale l’individualità del senso morale e del giudizio critico si annacqua fino a sparire, è il miglior alleato di quel sonno profondo della ragione che genera i mostri, e da cui fuoriescono fin troppo concreti e tragici incubi.
La Storia, purtroppo, non insegna nulla. Neanche nelle università.
IlSecoloXIX – 19 Agosto 2014